Che a Lina Carcuro piacesse rimanere alla storia per scelte controcorrente lo sapevamo da quando nella notte dei rumorosi braccialetti creò uno dei casi mediatici più succosi della storia del costume recente, quando ancora il Grande Fratello faceva notizia. Dopo qualche anno la dottoressa torna in pista sfidando il perbenismo e mettendo la faccia sul nuovo programma dell’amore.
La prima puntata di Made in love, in onda su Napoli TV, porta sugli schermi quella svolta che parte dell’opinione pubblica e dei fan di Maria De Filippi chiede a Uomini e donne: il trono gay. Se fino a questo momento la Castigatrice ha fatto orecchie da mercante preferendo innovare sul percorso già seminato e esplorando nuove stagioni dell’amore, più che nuovi confini, ci pensa la Carcuro a sfondare il muro dell’indifferenza facendo breccia proprio nel cuore del Sud, almeno sulla carta più ‘retrogrado’.
Scelta coraggiosa e lodevole, poco da eccepire. Giusta la scelta di non cadere nello stereotipo e di mostrare un volto del mondo omosessuale sicuramente non macchiettistico: estetisti, stilisti, operai, impiegati, parrucchieri, commessi, studenti, è una visione a 360 gradi. Positivo il messaggio che nasce dalla serena condivisione di un’avventura televisiva così particolare da parte delle famiglie dei tronisti, accompagnatori in studio o benedicenti tramite rvm. Tanti però anche i limiti, molti dei quali dovuti agli stenti di una tv locale.
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