Dopo la tragica scomparsa del fratello, Giorgio Panariello in un'intervista al settimanale "Vanity Fair" parla di sè e anticipa il suo atteso show dal titolo provvisorio "Panariello nel paese delle meraviglie" in onda in diretta il 1° marzo su Canale 5. Avrà buona parte del team autoriale di Fiorello e Paolo Bonolis, da Sergio Rubino, a Marco Luci a Riccardo Cassini, la regia di Stefano Vicario e andrà in onda dal Teatro 5 Fellini di Cinecittà, ex studio del serale di "Amici" e soprattutto dello spettacolo di Fiorello, #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend.
Senza remore l'attore toscano dice che "sarà una varietà tradizionale" alla Fiorello specificando però che è stato lui a farlo per primo nel 2000 con "Torno Sabato" quando mise orchestra, monologhi, balletti e smoking alla Walter Chiari in un varietà del sabato sera. Non per questo critica il grande showman siciliano, anzi lo ringrazia perchè "senza quei risultati nell'era dei reality e talent"avrebbe avuto difficoltà a fare il suo show. Non ci sono obiettivi di share prefissati per questo mega-show di 4 puntate anche perchè "c'è un calo generale degli ascolti", specie su Canale 5, aggiungiamo noi.
Nel suo show ci sarà quale ospite fissa Nina Zilli e una presenza femminile che cambierà ogni settimana: da Raffaella Carrà a Vanessa Incontrada con la quale ha dato vita agli spot di una nota compagnia telefonica. Anzi Panariello osa perchè il suo sogno sarebbe quello di avere Corrado Guzzanti che ormai, tra Sky, La7 e lui vogliono davvero tutti.
Il conduttore spiega anche perchè ha deciso di andare su Canale 5 dopo tanti anni di Rai:
"Nessun problema con la Rai, spero di tornarci presto. Ho scelto Canale 5 soprattutto per un motivo: in Rai, dopo il budget per Fiorello e prima di quello per Sanremo, per me ci sarebbe rimasto poco. A Mediaset, non hanno mai speso così tanto per un varietà. [...] Ho chiesto anche un numero di blocchi pubblicitari non eccessivo".
Probabilmente Panariello quando dice che a Mediaset non hanno mai speso così tanto per uno show si riferisce agli ultimi anni perchè chi ha qualche anno come chi scrive si ricorda bene i grandi varietà degli anni '80 e '90 di Canale 5 dove si spendevano i miliardi di allora per scenografie maestose e ospiti di grande richiamo. Sicuramente per lui sarà una bella sfida la diretta su una rete commerciale che è ben diversa dalla Rai, anche per la tipologia di pubblico che la segue.
Inevitabile sarà il confronto con il grande successo di Fiorello su Raiuno anche se logicamente nessuno si aspetterà i 12 milioni ottenuti dallo showman siciliano. Le premesse perchè ne venga fuori un successo di pubblico ci sono tutte: saranno confermate anche dai dati Auditel?
Nessun commento:
Posta un commento