giovedì 19 gennaio 2012

COSTA: G DAY E LO SCANDALO DEL SONDAGGIO DEL TGCOM24.

“G’ Day” pare essere il primo (e forse unico) programma che in questi giorni si è accorto di come la tv ed i media in generale stanno trattando il caso del naufragio della Costa Concordia. Il programma di Geppi Cucciari, infatti, ha trattato l’argomento sorvolando sugli aspetti tragici della vicenda, senza però fare dell’ironia fuori luogo.
In mezzo a tanti -troppi- programmi di daytime e seconda serata che stanno facendo a gara a chi ha la dichiarazione del superstite più esclusivo, “G ‘Day” si è accorto che, a cinque giorni dal fatto, i media stanno sempre più mettendo in scena un “naufraghi tour” che poco serve all’informazione vera e propria sugli esiti delle ricerche dei dispersi del naufragio.
In particolare, il programma si è soffermato su tre personaggi: Francesca Rettondini, che da domenica pomeriggio ha girato gli studi Rai e Mediaset raccontando la sua esperienza senza fare confusione sui dettagli del racconto; Bruno Vespa, che ha realizzato un servizio lunedì addirittura sorvolando l’isola del Giglio e la Costa Condordia, ed il capitano Gregorio De Falco, diventato famoso grazie all’audio diffuso in Rete ieri in cui lo si sente ordinare al comandante Francesco Schettino di tornare a bordo del mezzo. Proprio a De Falco ed ad una sua possibile presenza stasera a “Primaserata” di Bruno Vespa, tra l’altro, il programma ha dedicato il sondaggio del giorno, di tenuta ben più ironica rispetto al -purtroppo- serio sondaggio rivolto da Tgcom24 ai telespettatori sulla colpevolezza del naufragio:
“Il comandante De Falco invitato da Bruno Vespa a Porta a Porta. Lei cosa gli ordinerebbe? ‘Ci vada, caz*o’ o’Stia a casa, caz*o’?”
Che la tv stia abusando un po’ troppo dei protagonisti consapevoli e non di questa vicenda,ce ne siamo accorti da subito. “G’Day”, che ha sempre avuto un tono dissacrante verso quella televisione che si autocelebra e si autoinvita anche laddove non è rischiesta la sua presenza, ha trattato a modo suo la vicenda, facendo una critica televisiva ai programmi d’informazione delle ultime giornate, puntando anche sulle presenza di Massimo Bernardini e di Daria Bignardi, la cui autorevolezza (anche se nei venti minuti scarsi di programma ha avuto poco spazio) ha dato man forte alla mission del programma.
E così, se chiedere al pubblico di raccontare “quella volta in cui siete scappati da una responsabilità” potrebbe sembrare insensibile di fronte alle conseguenze tragiche di questa vicenda, il senso vero della puntata appena andata in onda sta tutto nell’autocritica che la “tv alla ricerca della dichiarazione esclusiva” dovrebbe fare su sè stessa.

Nessun commento:

Posta un commento